Come tutti gli anni, sembra che cinque giorni siano infiniti e, invece, volano via come il vento, senza che nessuno se ne renda conto.
Insieme al gruppo adolescenti, abbiamo affrontato cinque giorni di vita comune, condividendo tutto: i nostri risvegli, traumatici ma bellissimi, i nostri umori, con i loro alti e bassi e le loro stanchezze, le nostre giornate, con tanti momenti di gioia, ma anche momenti di riflessione personale e introspezione.
Le nostre vite comuni sono all’insegna della semplicità e della condivisione. 
Il nostro obbiettivo è quello di essere per i ragazzi vero punto di riferimento e, per noi, condividere questi giorni significa dedicarci e dare loro il meglio di noi, senza nascondere il fatto che a volte ci si può anche arrabbiare :).
Il tema che abbiamo affrontato, durante questi giorni insieme, è stato “AVERE TEMPO”, avere tempo per fermarsi un momento a riflettere, in questa frenetica vita, che a volte, anzi, spesso, ci trasporta in questo vortice di cose che facciamo fatica a gestire tutte insieme. “AVERE TEMPO” per il silenzio, per riflettere su chi siamo e su chi vorremmo diventare.
Abbiamo condiviso tantissime delle nostre emozioni, specialmente noi grandi, perché a volte siamo in periodi difficili della nostra vita e, vi sembrerà strano, ma questi ragazzi sono in grado di farti dimenticare, per quel frangente, tutte le cose che ti preoccupano nella vita, grazie alla loro spensieratezza, grazie alle loro risate, grazie al loro semplice modo di fare che ti fa vedere la vita da un altro punto di vista.
Abbiamo pattinato insieme sabato sera. Ci siamo divertiti parecchio, ma una cosa che mi ha stupito particolarmente era il loro modo di alcuni di loro di aiutare coloro che non riuscivano a pattinare bene, standogli vicino, guidandoli e prendendoli per mano.
Ecco questi ragazzi mi lasciano sempre senza parole, perché apparentemente sembra non interessargli niente, ma nel loro profondo sono capaci di azioni di carità e di donare tutto agli altri.
Aspettando un’altra vita comune, andremo avanti con il nostro percorso adolescenti, dove spero che questi ragazzi continuino a lasciarmi molto e a sconvolgere il mio mondo meravigliandomi.
Un’educatrice